Le procedure di salvataggio delle banche


Per affrontare eventuali crisi bancarie , l’Europa ha introdotto delle nuove regole fra le quali la più rivoluzionaria è il Bail-In secondo la quale in caso di difficoltà patrimoniale di una banca le perdite saranno sopportate in primis dagli azionisti della banca stessa ed a seguire dagli obbligazionisti e dai correntisti per la parte eccedente i centomila euro di depositi sostituendo pertanto qualsiasi intervento statale come è avvenuto nel recente passato.

Le banche dovranno istituire una procedura chiamata “ Single Resolution mechanism” che si propone di definire preventivamente ogni operazione utile da eseguire in caso di crisi. Nello specifico ci saranno due documenti distinti in base al fattore temporale della crisi e delle azioni da mettere in campo :

 

  1. Recovery Plan : Trattasi di un vero e proprio piano di risanamento che contemplerà una serie di azioni con l’obiettivo di ripristinare una deteriorata situazione finanziaria dell’istituto bancario.

Tali piani devono prevedere casi di grave stress economico e finanziario con le relative misure da adottare per la loro risoluzione secondo le indicazioni fornite dall’Eba. Le procedure adottate verranno monitorate dalle autorità di vigilanza e gli enti sottoposti al controllo dovranno aggiornare almeno una volta l’anno la struttura dei piani redatti.

 

  1. Resolution Plan : In caso di dissesto finanziario dell’ente, verranno attuate delle procedure che consentiranno l’ordinato svolgimento delle attività ordinarie della banca e l’attivazione , previa verifica ed approvazione degli organi di vigilanza, di tutte le misure necessarie per la risoluzione delle anomalie in essere.